Vampiri.

I Vampiri esistono? La verità sulle Origini del mito tra fantasia e realtà

Esistono i vampiri? Oppure sono semplicemente nati dall’invenzione degli esseri umani? Lo scopriamo parlando della storia che ha dato origine alla leggenda degli immortali succhiasangue: per l’appunto i vampiri.

Ciò che nell’immaginario comune salta subito alla mente è che quando si parla di bere sangue (fluido vitale) l’associazione alla figura del vampiro nasce ormai spontaneamente.

Questo perché nella storia ci sono stati casi reali di esseri umani che, in modo criminale, uccidendo persone ne amavano bere il sangue, per soddisfare un bisogno culturale o assecondare una malattia della psiche piuttosto che l’esigenza di sopravvivere come i vampiri.

Ma da dove parte l’origne dei vampiri come esseri delle tenebre e succhiasangue? Per scoprirlo occorre fare riferimento agli accadimenti reali che ci racconta la storia della leggenda dei vampiri.

La Leggenda dei Vampiri

Villa Diodati (Ginevra).
Villa Diodati: il luogo nel quale nacque anche la storia di Frankenstein.

La leggenda dei vampiri, così come li conosciamo comunemente oggi, nasce nel 1818 a Villa Diodati sul lago di Ginevra: quando il medico scrittore John William Polidori, attingendo alla sua fantasia, da vita alla prima storia sui vampiri.

Nella storia si racconta di un uomo misterioso, Lord Ruthven, di un giovane inglese di nome Aubrey e del loro viaggio in Europa. L’opera viene pubblicata nel 1819 con il titolo “Il Vampiro” e da quel breve racconto ha origine la concezione del vampiro moderno contemporaneo.

Secondo Paul Barber dell’Università della California il mito dei vampiri non è solo frutto della fantasia, ma anche della professione di medico di John Polidori.

Al tempo non si conoscevano pienamente i processi di decomposizione e la presenza di sangue dalla bocca in alcuni cadaveri dava la sensazione di averlo bevuto.

Mancando ache le procedure per accertare con esattezza la morte, in passato, si sono verificati casi di persone sepolte vive che, scoperte, fecero pensare a individui tornati in vita dall’oltretomba (“non morti”).

I primi “Vampiri” nella Storia: nati dalle Credenze e Tradizioni popolari

L’origine dei vampiri ha una collocazione storica ben più datata nel tempo. Per i babilonesi il mito dei vampiri è associato a spiriti malvagi capaci di risucchiare la forza vitale di piante e animali: gli Ekimmu.

Nella tradizione ebraica si parla di Lilith, il demone della notte, in grado di ammaliare e prosciugare il sangue nelle vene.

In Europa in epoca greca e romana, alcuni testi, narrano delle “Strigi” o “Strigoi” che sono i vampiri della mitologia rumena. Gli Strigoi sono spiriti dei morti che si trasformano in animali, possono diventare invisibili, prosciugano vitalità e succhiando sangue portano alla morte.

Proprio a partire dagli Strigoi trova ispirazione Bram Stocker in “Dracula”, il libro diventato anche un famoso ed apprezzato film del vasto panorama della filmografia vampirica.

Draxula di Bram Stocker-

I vrykolakas sono i vampiri del folklore greco e, secondo tradizione, sono persone maledette che uccidono neonati e donne incinta. Non succhiano sangue, ma assorbono o meglio drenano l’energia vitale degli sventurati.

In Bulgaria ci sono i Nosferatu (come non ricordare mitico film di Friedrich Wilhelm Murnau, del 1922 con Max Schreck nei panni del conte Orlok).

Ma è nella tradizione occidentale che la figura del vampiro, a partire dalla mitologia, viene arricchita con elementi di carattere moderno, in stile fantastico.

Nascono così i primi racconti sul conte Dracula fino ad arrivare alla saga di Twilight che ci descrive i vampiri come esseri dotati di grande forza e poteri soprannaturali.

Vampiri: caratteristiche e poteri

Come abbiamo visto, la leggenda dei vampiri attinge da numerose narrazioni della mitologia e molteplici culture diverse.

vampiri: caratteristiche e poteri.Per questo non è facile individuare caratteristiche e poteri comuni a tutti i vampiri. Con la cultura popolare e le prime dicerie, tutti gli aspetti del vampiro ne hanno sottolineato i tratti più comuni di cui si parla nelle leggende che lo riguardano.

Le caratteristiche dei vampiri, che li accomunano nella mitologia, li contraddistinguono come: esseri bevitori di sangue, creature notturne, esseri dai denti aguzzi.

Ma altre caratteristiche dei vampiri, comuni nel tempo sono:

  • pallore esteso del corpo: il vampiro è una creatura comunemente pallida;
  • occhi rossi colore del sangue;
  • denti lunghi e affilati;
  • immortali: hanno un’esistenza naturale senza fine;
  • odiano la luce del sole: la cui esposizione li rende vulnerabili;
  • repulsione per croci e aglio: simboli in contrasto con il loro essere malvagio;
  • detestano tutto ciò che riguarda il sacro e riconduce al “bene”.

Ritratto di un vampiro come nell'immaginario popolare.Il vampiro si nutre di sangue (la sua caratteristica principale) o qualsiasi altra energia vitale, sottraendo ai “vivi” il necessario per il suo status di “non morto”.

Secondo alcune culture la sua immagine non si riflette negli specchi e questo per avvalorare il suo stato di “non morto”: uno specchio non può riflettere il dannato, ciò che è senza anima.

I poteri dei vampiri sono molteplici, spicca la capacità di trasformarsi in creature della notte (pipistrelli su tutti, ma anche lupi ed altro).

Altri poteri dei vampiri, i più comuni sono:

  • forza sovraumana nelle azioni fisiche;
  • manipolazione del pensiero dei comuni esseri umani: prevalentemente attraverso lo sguardo entrando nella mente;
  • immortalità: eccetto che non li si trafigga con un paletto di frassino nel cuore o con la decapitazione.

I vampiri non possono esercitare i propri poteri nelle case altrui senza essere “autorizzati”: devono essere invitati per poter entrare.

Perchè nasce la figura misitca del Vampiro?

Vampiro.Il vampiro come immagine mistica si sviluppa nell’immaginario popolare delle persone a partire dalla paura del “buio”, dell’ignoto.

Perché il buio innesca in noi il panico, una sensazione di smarrimento, di essere colpiti da un nemico invisibile e il vampiro rappresenta proprio il timore dell’ignoto.

Ben diverso è quando si parla di “vampiri Reali” figure che si avvicinano a quelle leggendarie ma hanno avuto esistenza.

Come Erzsebet Bathory, la Contessa Dracula, che beveva il sangue delle vergini al fine di raggiungere l’agognata immortalità e la bellezza eterna.

Vampiri casi reali patologici: la Porfiria e la sindrome di Renfield

Alcuni famosi assassini della storia sono stati considerati vampiri, come ad esempio la contessa Elizabeth Bathory che usava il sangue delle sue vittime per fare delle abluzioni che avrebbero dovuto preservare la sua bellezza.

Basta poco, col senno di poi, per considerare vampiri qualsiasi essere umano che abbia a che fare con il sague: si esso bevuto o usato per le pratiche più disparate.

Ma nel corso della storia si è potuto certificare, studiandoli, che alcuni casi reali di esseri umani con caratteristiche e comportamenti simili ai vampiri sono affetti da patologie mediche: ovvero malattie.

Le malattie nello specifico sono chiamate Porfiria e sindrome di Renfield che vediamo più nello specifico.

La Porfiria (CEP)

C’è una valida motivazione, realistica, associata all’elemento del sangue ricorrente in tutti i “non morti” e per la precisione si tratta di una malattia: la porfiria eritropoietica.

La CEP (Porfiria Eritropoietica Congenita) è una malattia ereditaria, detta anche di Ghunter, i cui individui presentano le seguenti caratteristiche:

  • urina rossa a partire dall’infanzia;
  • pelle sensibile alla luce diretta del sole;
  • occhi sensibili alla luce e facilmente irritabili che tendono al colore rosso sangue;
  • anemia che causa una scarsità di glubuli rossi per cui sono necessarie frequenti trasfusioni di sangue.

Sono tutte caratteristiche comuni con i non-morti e quindi si fa presto, nell’immaginario comune, associare il malato al vampiro.

Ma se la porfiria eritropoietica ci spinge solo ad accostare i malati di CEP alla figura del vampiro, non ci sono azioni che motivano il vampirismo in se stesso.

Ma anche il vampirismo, in realtà, esiste e si tratta sempre di una patalogia che spinge il malato a seguire il modus operandi dei vampiri circa l’assunzione di sangue.

La sindrome di Renfield e il vampirismo patologico

Il vampiro patologico, in ogni caso, va disitinto dal vampiro criminale. Il vampirismo come malattia va a sua volta distinto dal vampirismo culturale, che si manifesta quando una persona che decide volontariamente di adottare il vampirismo come stile di vita.

La psichiatria tende a distinguere il vampiro patologico dal semplice vampiro culturale, evidenziando che nel primo caso l’assunzione di sangue è solo uno dei disordini della personalità: parliamo della sindrome di Renfield.

Lo psicologo clinico Richard Noll, di Philadelphia, è autore dell’opera più completa dedicata al vampirismo come malattia, pubblicata nel 1992.

Egli propone di denominare il vampirismo clinico “Sindrome di Renfield”, dal nome del servo di Dracula nel romanzo di Stoker.

Secondo Noll il vampirismo ha tra le sue caratteristiche queste:

  1. si sviluppa da un evento cruciale capitato nell’infanzia a seguito di un episodio di sanguinamento non traumatico in cui la visione del sangue provoca eccitazione.
  2. La sindrome di Renfield progredisce sviluppando l’autovampirismo attraverso azioni di autolesionismo nella forma di piccoli taglietti per procurarsi sangue da ingerire. Successivamente si impara come aprire vene e arterie per bere un flusso di sangue caldo più direttamente.
  3. Il sangue diventa un simbolo sessualizzato di vita e di potere, perciò i pazienti con la sindrome di Renfield riferiscono esperienze di benessere e di potenza dopo aver bevuto sangue.
  4. La sindrome di Renfield interessa per la maggior parte persone di sesso maschile.

Vampiri oggi: il “vampiro” Julia Caples

Vampiri nel mondo: Julia Caples.Julia Caples, nota come Lady Dark Rose, 50 enne della Pennsylvania, moglie e madre di due figlie, afferma di essere “uno dei creatori originali di quella che ora è conosciuta come la comunità dei vampiri in Pennsylvania”.

La storia di Lady Dark Rose inizia attorno agli anni ’90, girando vari paesi all’insegna del vampirismo e del suo culto, partecipando a vari TV Shows ed eventi.

Sentì fin da piccola questo suo desiderio, soppresso dai genitori che la costringevano a non guardare spettacoli che coinvolgessero tali tematiche, quando negli anni ’80 iniziò a concretizzare la sua “vocazione” con il suo primo ragazzo: un semplice bacio trasformatosi poi in un morso.

Ora effettua tale pratica su suo marito Wesley che, ovviamente consenziente, si fa tagliare con un coltello sterilizzato che ha realizzato lei stessa, riferendo che questo la fa sentire più giovane e vigorosa.

Vampiri in Italia

In Italia ci sono vampiri? Ebbene si, anche l’Italia ha i suoi celebri casi di vampirismo. Basti ricordare Vincenzo Verzeni che, tra il 1867 e il 1872, aggredì otto donne uccidendone due addentadole al collo, bevuto il sangue e mangiandone i resti.

Ritratto di Vincenzo Verzeni.
Vincenzo Verzeni, serial killer.

Nel camposanto dell’isola del Lazzaretto nuovo a Venezia, tra il 2006 e il 2008, durante gli scavi venne scoperto il cadavere di una donna con un grosso sasso infilato in bocca.

Stando alle credenze dell’epoca, quando nelle fosse comuni veniva ritrovato un cadavere con la bocca e il naso sporchi di sangue, insolitamente integro, e con il sudario masticato, si era al cospetto di un vampiro. Per impedire che questo contaminasse gli altri cadaveri finendo con l’infettare anche i viventi, gli veniva incastrata una pietra tra le mascelle.

Come diventare Vampiri

Diventare vampiri si può? Forse si…

Consideriamo che la figura del vampiro è fantastica anche se nell’antichità ci credevano davvero! Ancora oggi per alcune culture e credenze, vampiri e vampirismo esistono.

Ma nel dubbio, se ti stai chiedendo come diventare vampiri, ti dico come fare secondo il mio punto di vista. Prima di tutto facciamo ulteriori considerazioni tenendo ben saldo in mente che molto probabilmente i vampiri non esistono.

La prima considerazione è che non ho idea su come diventare un vampiro! Ma con certezza ti posso dire di diffidare dal mare di cazzate che troverai su internet su come diventarlo: sono consigli proposti in base a quello che si vede nei film!

Seguendo una “logica”, se di logica si può parlare, ecco i miei consigli su come diventare vampiri in base ai racconti ed alle narrazioni:

  • inizia a bere sangue: magari animale perché quello umano potrebbe portarti a fare si il vampiro nelle tenebre ma in gattabuia a bere il sangue dei sorci.
  • dormire di giorno, esci di notte evitando i raggi del sole per evitare scottature o irritazione agli occhi: non penso che creme protettive e colliri possano aiutarti in tal senso!
  • fai evolvere il maligno che c’è in te: tutti abbiamo una parte “cattiva” ed una “buona” in noi. Basta seguire il male ed avrai buone possibilità di avere a che fare con il sangue!

Ovviamente questi, consigli non lo sono! Sono solo dei modi di fare da (NON) seguire tipici di un vampiro, in base a ciò che si “conosce”.

Conclusioni

Vampiri ci si diventa secondo leggenda. Anche se il mistero che aleggia intorno alla reale esistenza dei vampiri è destinato a restare tale in eterno.

Personalmente non credo possano esistere vampiri e vampirismo, ma credo ci possano essere persone che attratte dalla figura fantastica del vampiro e dallo stile dark, possano seguirne (in modo talvolta criminale) gli “schemi”.

Oppure, come abbiamo visto, emulare le caratteristiche di un vampiro “involontariamente” quando si è affetti da gravi patologie.

Per diventare vampiri servirebbe sapere dell’esistenza di un vampiro vero che addentando il collo ci faccia trasformare in “non-morto”. Attendi magari…forse un giorno, arriverà!

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